Oltre allo smartphone Xiaomi 15S Pro, al tablet Xiaomi Pad 7 Ultra, e al rinnovato smartwatch Xiaomi Watch S4, in occasione di un evento che si è tenuto in Cina oggi, giovedì 22 maggio, Xiaomi ha presentato anche la sua seconda auto: YU7. Si tratta di un SUV di cui sono state svelate nelle scorse settimane vari dettagli, ma di cui ora sappiamo tutto, anzi, quasi tutto.
Perché mancano i prezzi, soprattutto, che Xiaomi annuncerà nelle prossime settimane in concomitanza con il lancio sul mercato (cinese) in programma il prossimo mese di luglio. Intanto, eccone una panoramica.
Indice:
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Spazio da SUV, tanta tecnologia e prestazioni (anche) da supercar per Xiaomi YU7
Arriva a un anno e mezzo di distanza dalla presentazione di SU7, la prima auto di Xiaomi e il primo passo di un’azienda tech di elettronica di consumo come Xiaomi nell’industria automobilistica, un passo che fin da subito si è dimostrato azzeccato. Già un anno fa si parlava infatti dell’arrivo di altri modelli, sia di varianti pistaiole come la SU7 Ultra, che di auto più diverse, come appunto la Xiaomi YU7 in questione, che è di fatto un’auto molto diversa rispetto a quest’ultima, per proporzioni ma non solo.
Dimensioni e design di Xiaomi YU7
Xiaomi YU7 è un SUV di grandi dimensioni lungo (4,99 metri) e largo (1,99 metri) come la berlina Xiaomi SU7, ma più alto di circa quindici centimetri, considerando che misura 1,60 metri di altezza. È di conseguenza meno aerodinamica, nonostante il coefficiente di resistenza aerodinamica di YU7 sia piuttosto basso: cx di 0,245 contro lo 0,195 dichiarato da Xiaomi per SU7.
Numeri a parte, le due automobili si assomigliano molto sia davanti che dietro. Frontalmente spiccano i fari a goccia orizzontali posti alle estremità del muso, basso e con le caratteristiche gobbe che separano la sezione centrale del cofano dai lati, una soluzione utile per gestire i flussi dell’aria e per migliorare l’aerodinamica dell’auto, che può sfruttare per questo anche la griglia attiva del paraurti frontale, dotata di 100 feritoie regolabili automaticamente.
Vista di lato, Xiaomi YU7 ricorda le auto a trazione posteriore di qualche anno fa per via del cofano lungo, in alluminio, che delinea un profilo particolare, sicuramente sinuoso e per niente spigoloso in cui la linea del tetto scende dolcemente verso la coda. Le maniglie sono a filo con la carrozzeria e capaci di ruotare automaticamente verso l’interno per l’apertura e la chiusura; i passaruota sono distaccati dal resto della carrozzeria e permettono di ospitare cerchi da 19 o 20 pollici; la presa d’aria sotto le portiere anteriori fa da sfogo per l’aria incanalata nelle feritoie frontali.
Oltre ai 10 condotti d’aria e alle 19 prese d’aria dell’auto, contribuisce a ridurre la resistenza aerodinamica anche lo spoiler posteriore (quello posto sotto il lunotto perché ce n’è un secondo posizionato all’estremità posteriore del tetto), elemento piazzato in prossimità del gruppo ottico posteriore cosiddetto “Halo“, una soluzione a LED che illumina l’intero posteriore dell’auto e che è molto simile a quello di SU7.
Verde smeraldo (Emerald Green), titanio (Titanium Silver) e arancione (Lava Orange) sono invece le tre colorazioni dell’auto.



Interni e tecnologia di Xiaomi YU7
Filosofia nordica, o meglio minimalista per gli interni di Xiaomi YU7, che si presenta con un design molto pulito, senza fronzoli e con l’essenziale, un po’ come la maggior parte degli interni delle automobili degli ultimi anni. Pulizia sì, ma c’è anche del lusso a guadare le immagini stampa condivise dall’azienda, con tanta pelle in tutte le zone “a portata di mano”, rivestimenti che è possibile scegliere in tre colori: grigio, arancione e blu.
Per quanto riguarda invece lo spazio, c’è posto per cinque persone, che possono beneficiare tutti di sedili reclinabili elettronicamente. Chi siede davanti ha anche a disposizione una funzione massaggiante a 10 punti, oltre al poggia gambe mosso anch’esso elettronicamente. Da segnalare inoltre il frunk da 141 litri sotto al cofano che offre un bel po’ di spazio aggiuntivo a quello a disposizione dietro nel bagagliaio, da 678 litri, che diventano 1758 con i sedili posteriori abbassati.
C’è anche parecchia tecnologia a bordo, logicamente. Ruba la scena non tanto l’ampio schermo centrale da 16,1″ o i due display posteriori posti dietro ai due sedili anteriori, ma chi chiama a sé gli occhi è soprattutto lo Xiaomi HyperVision Panoramic Display, una soluzione che si sviluppa in larghezza sul cruscotto, larga 1,1 metri, e composta da tre schermi mini LED con risoluzione di 108 PPD (pixel per grado) e una luminosità di picco di 1200 nit.
È un cruscotto intelligente che permette di mostrare informazioni e contenuti utili nella linea visiva del conducente, ed essendo adattivo ai diversi scenari di utilizzo riduce le distrazioni pur fornendo nel contempo maggiori dati utili al conducente. L’interfaccia offre cinque tipologie di informazioni modulari: lettura degli strumenti, controlli multimediali, fusi orari, aggiornamenti meteo e navigazione, interfacce che sono liberamente configurabili in base alle preferenze ed esigenze, cruscotto che si può gestire tramite un pannello di controllo separato.
Sotto il cofano di Xiaomi YU7, oltre ai motori per la propulsione di cui parleremo tra poco, ci sono anche un SoC Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 e un chip NVIDIA DRIVE AGX Thor, il primo per gestire le varie funzioni tech dell’auto, il secondo per le funzionalità di guida autonoma.
Motori, autonomia e prestazioni di Xiaomi YU7
Riprendendo il discorso motori, forniti dall’azienda cinese UAES (United Automotive Electronics) Xiaomi YU7 arriva sul mercato in tre configurazioni, automobile in tutti e tre i casi basata su una piattaforma da 800 V in carburo di silicio con una tensione di picco di 897 V. La velocità di ricarica massima supportata permette di avere fino a 620 km di autonomia in 15 minuti, secondo quanto dichiarato dall’azienda.
Xiaomi YU7 RWD (trazione posteriore) è la variante più economica, dotata di un motore posteriore singolo da 235 kW con 528 Nm di coppia massima capace di scattare da 0 a 100 km/h in 5,88 secondi, modello dotato di una batteria LFP da 96,3 kWh che promette un’autonomia di 835 km secondo il ciclo cinese CLTC (tendenzialmente più generoso rispetto al nostro WLTP; trovate maggiori dettagli nel nostro approfondimento dedicato).
Xiaomi YU7 Pro AWD è la versione intermedia, con due motori (uno per asse, è a trazione integrale) dalla potenza complessiva di 365 kW e 690 Nm di coppia. Impiega 4,27 secondi per passare da 0 a 100 km/h e, come la RWD, raggiunge 240 km/h di velocità massima e monta la stessa batteria LFP da 96,3 kWh che garantisce però un’autonomia inferiore, di 770 km nel ciclo CLTC.
Al vertice della gamma, per quanto riguarda le prestazioni in termini di velocità, c’è Xiaomi YU7 Max AWD, auto dotata di due motori che sviluppano complessivamente 508 kW e 866 Nm di coppia e che le permettono di raggiungere i 100 km/h da ferma in appena 3,23 secondi. La velocità massima è di 253 km/h mentre sono 760 i chilometri di autonomia nel ciclo CLTC promessi dalla batteria NCM da 101,7 kWh.
Per inciso, alcuni di questi dati provengono da CarNewsChina, perché Xiaomi non ha ancora riportato il tutto sui suoi canali ufficiali. Aggiorneremo comunque questo articolo non appena ne sapremo di più.
Prezzi e disponibilità di Xiaomi YU7
Come anticipato, Xiaomi non ha ancora comunicato i prezzi di vendita di YU7, auto che verrà lanciata sul mercato cinese a luglio, occasione in cui verrà svelato il listino completo, che dovrebbe in ogni caso superare il presunto prezzo di partenza di 199.000 yuan, ovvero circa 24/25mila euro al cambio attuale (per quello che può valere, considerando che nemmeno di Xiaomi SU7 si sa ancora nulla su un’eventuale commercializzazione europea).
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