OpenAI, la casa madre di ChatGPT, sta per dare il benvenuto a una vera e propria leggenda del design. Stiamo parlando di Jony Ive, la mente che per anni ha plasmato l’estetica inconfondibile dei prodotti Apple più iconici, dall’iPhone all’iMac, lavorando fianco a fianco con Steve Jobs.

Da oggi Ive è pronto a intraprendere una nuova, ambiziosa avventura: guidare il design delle interfacce utente legate all’intelligenza artificiale di OpenAI (e dei probabili dispositivi, come vedremo tra poco), con l’obiettivo dichiarato di “superare gli schermi tradizionali“.

L’annuncio e i dettagli dell’operazione

Secondo quanto riportato, l’azienda guidata da Sam Altman starebbe per inglobare IO Products, il più recente laboratorio creativo di Jony Ive, attraverso un maxi-investimento da circa 6,5 miliardi di dollari.

Un’operazione che non è solo finanziaria, ma segna una chiara dichiarazione d’intenti: l’AI del futuro dovrà essere tanto potente quanto bella e intuitiva da usare. La conferma di questa collaborazione e la visione condivisa sono state verosimilmente delineate anche sul blog ufficiale di OpenAI da Sam Altman e Jony Ive stessi.

Jony Ive, che ha lasciato Apple nel 2019 per fondare prima LoveFrom e poi “io” (ovvero IO Products) – quest’ultima concepita proprio per ideare dispositivi dotati di intelligenza artificiale – assumerà quindi la responsabilità complessiva del design in OpenAI.

Offerte Bomba!

Solo errori di prezzo o sconti incredibili ma verificati!

La visione di Jony Ive e Sam Altman: un futuro AI “oltre gli schermi”

Ma cosa bolle esattamente in pentola? Da tempo, come rivelato da più fonti, Ive e Altman collaboravano in gran segreto a un progetto tanto ambizioso quanto affascinante: sviluppare tecnologie capaci di “superare gli schermi tradizionali“.

Nel loro atteso annuncio i due hanno espresso il loro ovvio entusiasmo per questa nuova fase, sottolineando in particolare una visione condivisa per creare prodotti e servizi che permettano un’interazione con l’AI più naturale e integrata nella vita di tutti i giorni.

Ad esempio si parla già da un po’ – ma queste sono solo speculazioni – di cuffie avanzate dotate di fotocamere integrate e altri accessori indossabili pensati per fondere in modo trasparente il mondo fisico con le interfacce digitali, oltre che ad un social network con ChatGPT integrato.

L’obiettivo, come sottolineano direttamente da OpenAI, è offrire un’esperienza AI più intuitiva e immersiva, riducendo la distanza tra l’uomo e le macchine “pensanti”.

Jony Ive metterà mano a ChatGPT

L’impegno di Ive non si limiterà però ai soli gadget del futuro, per i quali al momento non esiste nulla di concreto ma solo ipotesi e supposizioni dettate dal passato e dal core business delle startup da lui fondate di recente.

Il designer londinese, celebre per la sua maniacale cura del dettaglio, curerà anche la linea estetica delle prossime versioni di ChatGPT.

Questo significa che possiamo aspettarci passi in avanti significativi nell’interfaccia utente del celebre chatbot, ma anche nelle sue funzionalità audio e nelle app per dispositivi mobili di ChatGPT.

A distanza di pochi minuti dall’annuncio, la visione di Sam Altman sembra ormai chiara: unire l’eccellenza funzionale all’eleganza del design, due elementi ritenuti fondamentali per accelerare l’adozione di massa delle soluzioni di intelligenza artificiale. Un approccio che ricorda molto da vicino la filosofia che ha decretato il successo planetario di Apple.

Se l’obiettivo è davvero quello di superare gli schermi tradizionali e rendere l’AI un’estensione ancora più naturale delle nostre capacità, allora ci aspettano anni decisamente ricchi di novità. Resta da vedere come queste ambizioni si tradurranno in servizi (e, chissà, anche prodotti fisici) concreti, ma con un team del genere, le premesse per una vera e propria rivoluzione ci sono tutte.