SwitchBot è uno dei brand più attivi nel mercato del retrofitting, e trasformare serrature tradizionali in serrature intelligenti è una delle sue specialità. Qualche giorno fa vi abbiamo annunciato SwitchBot Lock Ultra, una nuova soluzione per rendere semplice e intuitiva l’apertura delle porte, sempre nella massima sicurezza.
Oltre a un motore rinnovato, più performante, veloce e silenzioso, la nuova soluzione porta per la prima volta su questo genere di prodotti lo sblocco col volto, grazie al modulo Keypad Vision, che integra anche altre modalità di sblocco. Lo abbiamo provato in anteprima, montandolo sul nostro portoncino di ingresso per vedere come funziona. Vi raccontiamo tutto nella nostra recensione completa.
Una serratura ancora migliore
Prima di parlarvi del pezzo forte, ovvero del keypad che permette di sbloccare la serratura col volto, andiamo a scoprire la nuova serratura, che migliora il modello precedente sotto ogni punto di vista. Il design rimane molto simile ma calano le dimensioni, con bordi più arrotondati e linee più armoniose. SwitchBot ha curato anche i minimi dettagli, inserendo tre diverse coperture adesive da posizionare nella parte superiore del motore, per adattarsi al colore della porta. Può sembrare una sciocchezza ma il risultato finale è decisamente apprezzabile per l’utente finale.
Il sistema di montaggio rimane sostanzialmente invariato rispetto al modello precedente (qui trovate la nostra recensione completa) e richiede pochi minuti per essere completato, senza particolari competenze. Se il cilindro sporge di qualche millimetro all’interno della porta potete utilizzare l’apposito supporto, da fissare con una chiave a brugola. A questo punto si fissa il corpo principale, che si blocca a incastro e la serratura è quasi pronta per la fase successiva. Dovete infatti montare il sensore che rileva l’apertura della porta, così da ricevere una notifica qualora la porta rimanga aperta troppo a lungo.
Prima di montare il blocco motore/batteria ricordate di togliere la linguetta di plastica che isola la batteria di backup, di tipo CR 123A, e inserire la batteria ricaricabile, che avrete preventivamente caricato tramite la porta USB-C. A questo punto, se non lo avete già fatto, è necessario installare la companion app di SwitchBot e collegarla al dispositivo, operazione che richiede giusto qualche secondo.



Una volta collegata SwitchBot Lock Ultra, partirà la procedura di calibrazione, che basterà seguire per fare in modo che la serratura si apra e che il chiavistello scorra. Per aprire o chiudere il chiavistello potete ruotare la manopola o premerla, per far eseguire il tutto al motore interno. Tramite l’applicazione potete regolare la velocità di rotazione, che va a influire direttamente sulla rumorosità: più è veloce l’apertura, più è rumorosa la serratura. Anche alla velocità minima comunque il tempo di apertura/chiusura è contenuto (se siete di fretta al mattino però vi conviene aprirlo a mano), mentre non cambia sostanzialmente il tempo per lo sblocco del solo scrocco.
L’attenzione ai dettagli di SwitchBot non si ferma alla copertura di colore variabile, visto che nella confezione di vendita è presente una copertura in plastica, da fissare alla porta con biadesivo in dotazione, che permette di conferire un aspetto più pulito alla serratura. In precedenza infatti restava visibile il cilindro, con la sua protezione interna, e lo spazio tra il meccanismo di apertura e la porta. Ora invece viene tutto nascosto, e il risultato è decisamente più gradevole, agevolando anche le pulizie.
A tutto questo si aggiunge uno spessore quasi dimezzato rispetto al passato, appena 42 millimetri invece degli 83 millimetri di Lock Pro. Una scelta che permette di rendere meno appariscente SwitchBot Lock Ultra. È possibile scegliere anche la colorazione Silver, oltre alla Black, per adattarsi al meglio alle porte più chiare. E se la vostra porta ha già un pomello nella serratura interna, potete acquistare a parte l’adattatore universale per rendere la serratura compatibile con Lock Ultra.








Per funzionare la soluzione di SwitchBot necessita, a meno che non abbiate un pomello interno, che la chiave venga lasciata nella toppa. E come ulteriore metodo di sicurezza è preferibile che la porta possa aprirsi con la chiave dall’esterno anche quando nella toppa interna è inserita la chiave. In questo modo, anche se la batteria dovesse scaricarsi completamente, avrete sempre modo di entrare in casa.
Va detto che SwitchBot ha pensato a questa eventualità, e oltre alle notifiche inviate in app, per segnalare all’utente quando la batterie deve essere ricaricata, ha aggiunto una prima batteria tampone, un modello CR 123A, che offre una soluzione di backup per due anni (poi basta sostituirla). E come ulteriore forma di sicurezza è presente un condensatore elettrolitico capace di aprire la serratura per cinque volte. Tutte soluzioni che vi daranno comunque il tempo di mettere in carica la batteria interna, sulla quale è presente un connettore USB-C per semplificare al massimo l’operazione.
Il produttore dichiara circa nove mesi di autonomia per la batteria principale e un migliaio di sblocchi di emergenza per la batteria di riserva. Nel periodo in cui abbiamo effettuato i nostri test, complice anche un utilizzo superiore alla norma, i consumi sono stati leggermente superiori ma con una decina di aperture al giorno i dati indicati dal produttore possono tranquillamente essere raggiunti.
Tramite la companion app è possibile gestire i metodi di sblocco aggiuntivi rispetto a quello offerti dal modulo Keypad Vision. È infatti possibile bloccare o sbloccare la serratura premendo l’apposito pulsante nell’applicazione, ma anche attivare lo sblocco automatico quando lo smartphone si trova all’interno di un determinato perimetro e si connette alla serratura tramite Bluetooth. Nei nostri test la copertura è stata di circa 6-7 metri, all’interno dell’edificio, comoda quindi per chi abita in condominio, meno forse per chi ha una casa singola e vuole evitare che la porta si apra dopo essere uscito (magari passando vicino all’ingresso con la propria auto).
Quello che di ha decisamente sorpreso, soprattutto rispetto al modello precedente ma anche rispetto alla concorrenza, è la silenziosità del motore. Il suono è semplicemente quello della serratura che scatta, mentre il motore, a meno di non impostare la velocità massima, è praticamente impercettibile. E anche l’apertura dello scrocco è qualcosa di inatteso, quasi delicato, come se all’interno qualcuno aprisse la maniglia in modo gentile. Niente a che vedere con modelli più costosi che risultano magari più rapidi ma decisamente più rumorosi. E di sera, se abitate in condominio, fa tutta la differenza del mondo.
Sblocco col volto, quasi perfetto
Se la serratura è, scusate il gioco di parole, la chiave dell’intero sistema, il modulo Keypad Vision e la vera grande novità. È largo quasi il doppio rispetto al Keypad touch già visto nei modelli precedenti. Questo perché nella parte superiore alloggia la tecnologia per lo sblocco col volto, una scelta unica in questo panorama e decisamente comoda in molte situazioni.
Immaginate di rientrare a casa con le borse della spesa e di non avere le mani libere: invece di dover appoggiare una borsa a terra per prendere le chiavi, o per usare uno degli altri metodi di sblocco, vi basta avvicinarvi al tastierino per essere riconosciuti in meno di un secondo e far aprire la porta. All’interno della companion app potete anche scegliere di abilitare il riconoscimento del volto solo dopo aver premuto un tasto qualsiasi, ma ovviamente di perde la comodità dell’apertura a mani occupate.
Per registrare un volto è necessario posizionarsi davanti al tastierino, a una distanza di 60-70 centimetri, avviare la procedura sull’app e seguire le istruzioni. Qui si evidenzia un sistema ancora acerbo, che è decisamente meno “tollerante” di quello che ci saremmo aspettati. Nessun problema nel registrare il volto di un ragazzo e di una donna, ma chi scrive, con barba e occhiali, ha avuto qualche difficoltà a farsi riconoscere.
Per ottenere una registrazione valida è stato necessario togliere gli occhiali (cosa non necessaria con il volto femminile) ma anche dopo aver ottenuto una registrazione corretta lo sblocco non è mai stato semplice. Gli altri due volti invece sono sempre stati riconosciuti, anche a un metro dalla porta, e non ci sono stati problemi di sorta. Abbiamo avuto modo di parlare con gli sviluppatori di SwitchBot che ci hanno assicurato di essere già al lavoro per migliorare il riconoscimento e renderlo più semplice per le persone con la barba. I primi test interni sembrano decisamente promettenti e molto presto sarà disponibile un aggiornamento per il modulo.
Questa difficoltà non impedisce ovviamente di entrare a chi non riesce a registrare il proprio volto, visto che sono presenti altri tre metodi. Tramite un classico tastierino è possibile inserire un codice, che può essere permanente o temporaneo (soluzione ideale per un bed and breakfast o per far accedere temporaneamente qualcuno), registrare un’impronta digitale o utilizzare una chiave NFC. Il lettore di impronte digitali è di ottima qualità, la registrazione è veloce e precisa e altrettanto si può dire per il riconoscimento, che attiva lo sblocco della serratura. Anche la registrazione NFC è semplice, noi abbiamo utilizzato SwitchBot Wallet Finder, collegato al portachiavi, e l’apertura è sempre stata immediata.
Tutti i metodi di autenticazione possono essere revocati in qualsiasi momento, o possono essere abilitati per un periodo determinato di tempo, basta utilizzare l’applicazione ed essere nel raggio Bluetooth della serratura.
Considerazioni finali
SwitchBot ha fatto ancora una volta un egregio lavoro, sia sulla serratura che sul keypad. Il montaggio è più semplice che mai, nonostante qualche piccola aggiunta, il design è più elegante e meno appariscente e il funzionamento è decisamente migliorato rispetto a Lock Pro. Il Keypad Vision è indubbiamente una grossa novità, per risolvere qualche problema di gioventù bisognerà attendere un aggiornamento firmware ma già così è decisamente affidabile.
Se non avete la barba (perché il problema sembra essere quello) non avrete problemi, i nostri test lo dimostrano anche grazie ad alcuni amici con cui abbiamo effettuato test aggiuntivi. Gli altri metodi di sblocco funzionano alla perfezione, il keypad ha un look ancora più professionale, la nuova rotella interna è molto comoda (potete premerla anche col gomito) e in generale la qualità dei materiali è molto buona. Se ci aggiungiamo la batteria di backup e il fatto che è sempre possibile utilizzare la chiave, abbiamo una serratura decisamente ottima. Il prezzo di listino, 299,99 euro, potrebbe essere un freno per qualcuno, ma è adeguato alla qualità del prodotto.
Pro:
- motore silenzioso
- sblocco velocissimo
- numerosi metodi di sblocco
Contro:
- sblocco col volto da sistemare
- prezzo impegnativo
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