In occasione dell’evento AMD Advancing AI 2025, AMD ha presentato le sue ultime novità rivolte al mondo dell’Intelligenza Artificiale, un settore che ormai sembra inarrestabile per evoluzione tecnologica e soprattutto per via di una richiesta a dir poco esorbitante che arriva praticamente da tutti i rami dell’industria. Per l’occasione, l’azienda di Lisa Su ha mostrato i suoi ultimi acceleratori della serie Instinct, tra questi i potentissimi Instinct MI355X e Instinct MI350X, prodotti che l’azienda aveva già anticipato lo scorso autunno, ma che ora sono realtà.
Il produttore californiano però non si è limitato solo a questo, gettando come da pronostico le basi sulle soluzioni di prossima generazione, sia in campo GPU che sul versante CPU, ambito dove si è parlato di processori EPYC e di tutta la piattaforma server next-gen che prevede tra l’altro novità anche sul versante networking e software. Ma scopriamo insieme i vari dettagli, decisamente interessanti.
Indice:
AMD Instinct MI355X e Instinct MI350X: potenza da vendere, ma che consumi!
Iniziamo dai fatti concreti, o meglio dai prodotti annunciati da AMD nelle scorse ore, per poi analizzare i progetti in cantiere dell’azienda, sulla carta a dir poco notevoli se pensiamo alla posizione di AMD nel settore solo qualche anno fa (rispetto a NVIDIA).
Le protagoniste dell’evento AMD sono senza dubbio le fiammanti AMD Instinct MI355X e Instinct MI350X, due nuovi acceleratori pensati e ottimizzati per i calcoli AI che, almeno dai dati mostrati, garantiscono un netto salto prestazionale rispetto alla precedente generazione.
Tutto questo è possibile anche grazie all’adozione della nuova architettura CDNA 4, abbinata al nodo produttivo TSMC a 3 nanometri che permette di far “convivere” su questa GPU ben 10 chiplet (con 2D Hybrid Bonding) e un totale di 185 miliardi di transistor.
Rimanendo in tema GPU, la nuova architettura CDNA 4 porta a una riduzione del numero di core rispetto alla precedente generazione, caratteristica che però non andrà a inficiare la prestazione assoluta. Precisiamo che Instinct MI355X e Instinct MI350X condividono di base la stessa configurazione GPU e memoria, quello che cambia è il TBP e di conseguenza il sistema di dissipazione (ora vedremo come).
Le nuove AMD Instinct MI sono dotate di 256 Compute Unit e 16.384 unità di elaborazione, offrendo al contempo il supporto ai datatype FP4 ed FP6, mentre riguardo il reparto memoria, AMD non si è risparmiata montando 288 GB di HBM3E con una larghezza di banda complessiva spaventosa: 8 terabyte al secondo (8 TB/s non Tbps).
Le specifiche tecniche per GPU e memoria sono davvero notevoli, ma anche i consumi non sono da meno, anzi nonostante AMD parli di un netto incremento dell’efficienza gen su gen, i nuovi acceleratori richiedono almeno 1.000 watt. Per la precisione, AMD Instinct MI355X arriva a 1.400 watt con raffreddamento a liquido, mentre la sorella minore Instinct MI350X, se così possiamo chiamarla, si ferma come detto a 1.000 watt ma con sistema di raffreddamento ad aria.
Questo scarto del 40% in termini di consumo, garantisce al modello di punta di spingersi a frequenze più spinte, garantendo di conseguenza prestazioni superiori. Ecco cosa ci dice a tal proposito AMD:
Secondo le slide AMD, la nuova generazione di acceleratori Instinct MI350 garantirà un incremento delle prestazioni gen su gen di almeno tre volte, con risultati variabili n base all’ambito di utilizzo.
Uno sguardo alla piattaforma server EPYC e le novità per il futuro
AMD come saprete non guarda solo al settore GPU e acceleratori, al contrario, punta molto sulla piattaforma EPYC, divenuta ormai un punto di riferimento nel panorama dei server e dei datacenter ad altissime prestazioni. Riguardo alla sua piattaforma, AMD ha confermato che le nuove Instinct MI troveranno posto sui sistemi server con AMD EPYC Turin (Zen 5), mentre la prossima generazione EPYC Venice basata su Zen 6 (256 core) sposerà letteralmente i modelli AMD Instinct MI400 (CDNA 5?), accreditati di ben 432 GB di memoria HBM4 e una larghezza di banda che sfiora i 20 TB/s.
Ma non è tutto. AMD EPYC Venice e Instinct MI400 sono attesi per il 2026, ma l’azienda sta già lavorando al 2027, anno in cui debutterà l’architettura CPU Zen 7 che alimenterà gli EPYC Verano. La futura piattaforma server AMD potrà contare invece sui prodotti Instinct MI500, un’ulteriore evoluzione dei modelli MI400 con CDNA 5; a tal proposito però l’azienda non si è sbilanciata, quindi per il momento rimandiamo qualsiasi considerazione ai prossimi mesi.
L’ecosistema AMD non guarda ovviamente solo all’hardware e in particolare al binomio CPU e GPU, ma sta crescendo anche sul versante networking e software. Riguardo le soluzioni di rete, spicca la velocissima AMD Pensando Pollara 400 AI, un NIC certificato Ultra Ethernet capace di spingersi a 224 Gbps e battendo (secondo i dati AMD) la controparte NVIDIA NVLINK 5.0 in quanto a scalabilità (1.024 vs 576 GPU).
Anche qui AMD sembra non dormire sugli allori e ha dichiarato di essere già a lavoro sulla prossima generazione Pensando Vulcano, caratterizzata da un throughput di 800 Gbps e interfaccia PCI-E 6.0. In chiusura c’è posto anche per la nuova versione del software ROCm, giunto ora alla settima iterazione (ROCm 7) e soprattutto con una netta ottimizzazione delle prestazioni, quantificate da AMD in almeno 3X rispetto a ROCm 6.
I nostri contenuti da non perdere:
- 🔝 Importante: Recensione Amazfit Active 2 Premium: così è quasi perfetto
- 💰 Risparmia sulla tecnologia: segui Prezzi.Tech su Telegram, il miglior canale di offerte
- 🏡 Seguici anche sul canale Telegram Offerte.Casa per sconti su prodotti di largo consumo